Il tutto è iniziato, non benissimo, il 15 gennaio 2019 quando ho scoperto che le 4 giornate di formazione generale si sarebbero dovute fare al 21esimo piano del grattacielo di Rimini, io avendo paura degli ascensori ho subito pensato: “va beh arrivo un’ora prima e me li faccio a piedi…”, ma dopo aver pensato un attimo al fatto che li avrei dovuti fare da sola ho capito che così sarei arrivata ad odiare anche le scale, ed è stato lì mentre facevo i miei calcoli su come fare, che ho incontrato per la prima volta l’altra ragazza, che avrebbe fatto servizio civile con me nella biblioteca del campus di Rimini. Elisa, una persona gentilissima che fin da subito si è dimostrata la perfetta compagna di avventura proponendosi nel fare con me i 21 piani di scale a piedi.
Le avventure insieme non sono finite lì, anzi, tra risate e scherzi ha contribuito a rendere questo anno di servizio civile indimenticabile insieme allo staff della biblioteca che ci ha insegnato ad essere dei bravi bibliotecari a 360°.
Fortunatamente, scherzo ovviamente, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto sì che non si facessero più formazioni in presenze così non ho più dovuto fare tutti quei piani di scale a piedi!
Comunque, alla fine di tutto, consiglierei a chiunque di fare servizio civile perché è una fantastica esperienza di crescita personale e si conoscono persone che anche se in piccola parte tutte insieme formato un pezzo di te.
Costanza
Operatrice volontaria in servizio civile presso Unibo – Biblioteca universitaria (Arci Servizio Civile Rimini)
Foto scattata dalla mia collega Elisa durante la riapertura dopo il lockdown.