Ho scelto di fare il Servizio Civile per avvicinarmi ad una nuova esperienza e scoprire un mondo a me sconosciuto e che mi incuriosiva: quello delle biblioteche.
Il primo lavoro che ho svolto all’interno della biblioteca di Cattolica è stato quello di riordinare le varie sezioni della biblioteca, quelle dello scaffale aperto, cioè tutti quei libri esposti al pubblico. Riordinando i numerosi materiali, ti accorgi subito come la biblioteca sia un meccanismo che ha bisogno di essere trattato e curato con regolarità: si trovano libri sottosopra, libri scambiati, libri nascosti da altri che riposti in quel determinato modo non posso trovare il loro lettore in quanto non vengono visti …
La zona che mi cattura maggiormente è quella dedicata ai bambini: quando vengono in visita alla biblioteca le classi o quando c’è molta affluenza dei fruitori più piccoli appena metti piede nella “sezione kid” ti trovi davanti libri sparsi ovunque, presi, sfogliati, guardati e lasciati qua e là. Anche qui l’organizzazione è rigida, precisa, e va rispettata per permettere una facile fruizione a tutti i frequentatori; i libri e gli albi vanno riposti nelle loro scaffalature e nei cassettoni, pronti per i nuovi curiosi visitatori.
Un’altra delle principali mansioni svolte anche da noi volontari di SCN è quella di reference, cioè l’assistenza agli utenti. Questi ultimi sono molto vari; vanno dai bambini agli studenti universitari, ai senzatetto, agli anziani, perché la biblioteca di Cattolica è veramente molto frequentata in tutte le ore del giorno e dagli utenti più svariati. Spesso bisogna avere molta pazienza e mantenersi calmi e disponibili nel rapportarsi con tutti.
Le “categorie” che più mi coinvolgono sono comunque le casalinghe e le “vecchiette”: nel primo caso ti trovi davanti delle signore, alcune probabilmente con una istruzione media o bassa, che però si sono appassionate alla lettura, soprattutto ai romanzi rosa, sentimentali, che chiedono “qualcosa che parli d’amore”; nell’altro caso ci sono le signore anziane, anche sulla novantina, tutte carine e tranquille, che cercano libri gialli, thriller e noir. Questa parte del lavoro richiede una buona capacità di ascolto: bisogna capire con precisione quello che l’utente desidera leggere e trovare il libro che più si avvicina alla sua richiesta, rimanendo il più possibile imparziali, senza dare giudizi e senza condizionare la sua scelta. Nel fare ciò occorre imparare ad usare con una certa sicurezza il catalogo della biblioteca e magari rivolgersi ai bibliotecari per consigli più mirati.
Ho cominciato il Servizio Civile a metà gennaio e questi quattro mesi che ho trascorso in mezzo ai libri (e ai corsi di formazione!) sono passati tranquilli in un ambiente stimolante, di socialità e di aggregazione.
Elena, Biblioteca comunale di Cattolica.