Ciao, mi chiamo Sara, ho 28 anni e sto svolgendo il Servizio Civile presso l’Istituto per anziani “ASP VALLONI”. Vi chiederete il perché di questa mia scelta, ora ve la confesso: era un po’ di tempo che sentivo la mia vita piatta, non produttiva, anche se lavoravo in una attività di famiglia, mi mancava qualcosa … una strana sensazione … poi un giorno leggendo un articolo dove si parlava del Servizio Civile, mi si è accesa una lampadina … forse era proprio quello che mi mancava.
All’inizio non sapevo bene cosa fare, ma l’importante era rendersi utile verso l’umanità. Ho cominciato a documentarmi sui vari progetti e, dopo una lunga introspezione, ho capito la mia voglia di relazionarmi con il mondo degli anziani. Da quella decisione è partita la mia domanda e dalla sua accettazione è cambiata la mia vita. Ora sono più felice perché questa esperienza mi ha fatto capire cosa voglio e chi voglio essere. Amo stare con gli anziani, vedere un bagliore di felicità nei loro occhi, quando li accudisci e gli parli, li fai interagire con i progetti che costruisci per loro. Ricordo ancora gli occhi di ognuno di loro nei vari progetti come quando li abbiamo portati all’invaso del ponte di Tiberio e al castello: erano pieni di felicità nel rivedere la loro amata Rimini. Oppure il giorno di carnevale quando mi sono travestita da pagliaccio, la festa di San Patrizio, la festa dedicata agli anni ’20 e ancora tantissime idee prima della fine di questo anno.
Voglio raccontarvi delle cose che mi hanno molto colpito nel corso di questi mesi. Durante la visita all’invaso del ponte Tiberio, una signora che accompagnavo con la carrozzina che quando è in struttura è molto silenziosa e riservata, durante il tragitto ha sempre parlato e chiedeva “cos’è quello?” ad ogni angolo della città. Quando gli ho spiegato che erano i resti dell’antica Rimini romana mi è sembrato che avesse ritrovato la sua giovinezza intellettuale, con la curiosità e la voglia di sapere che è tipica della gioventù . Per me è stato bello regalare un attimo di gioventù intellettuale a lei.
Nelle feste dove si balla, anche se sono in carrozzina, vedi la loro voglia di muoversi e di ballare, diventano i miei maestri visto che io on ne sono capace e non tengo il ritmo, così io imparo e loro si sentano utili nell’insegnarmi.
Regalare attimi di felicità riempie il mio cuore e la mia anima. Sono felicissima della mia scelta e la rifarei non una, ma mille volte. Sarà sicuramente un anno che porterò nel cuore e chissà se quando sarò vecchia qualcuno mi racconterà e mi farà rivivere questa emozione ripensando a questa esperienza.
Sara Tonini – ASP Valloni Marecchia