Correva l’anno 2018, quando, tramite il mio istituto superiore ‘’Gobetti – De Gasperi’’ di Morciano, mi recai nella sede della Pubblica Istruzione del comune di Riccione in via Flaminia n. 41 per svolgere la cosiddetta ‘’Alternanza Scuola Lavoro’’ nonché stage scolastico.

Fu subito un ambiente accogliente, i dipendenti all’interno altrettanto.

Il lavoro che svolgevo, prevalentemente a contatto con il pubblico, mi piaceva così mi proposero di informarmi per il bando del Servizio Civile Universale. Mercoledì 15 gennaio 2020 iniziò così la mia prima esperienza per quanto riguarda il Servizio Civile – Giovani in comunicazione, seconda edizione.

In un primo tempo ho svolto il servizio nell’ufficio in cui ho ‘’rotto il ghiaccio’’ con l’esperienza dello stage, ovvero l’ufficio ‘’Iscrizioni e rette’’ dove sapevo già come svolgere le mie mansioni sia amministrative che di supporto all’utente e, con il passare dei giorni, mi arricchivo e approfondivo sempre di più il lavoro. Erano mansioni mirate soprattutto all’aiuto degli utenti che si presentavano in sede. Tutto ciò era alternato ai corsi di formazione generale e specifica, le quali appunto ti formavano su tematiche come, per esempio, la cultura delle legalità, la cittadinanza attiva, il terzo settore, la storia del comune e tantissime altre. I formatori sono stati competenti, le lezioni erano interessanti e piacevoli. Personalmente ricorderò particolarmente l’ultima formazione svolta nel Mulino Sapignoli a Poggio Torriana che, oltre ad una formazione specifica, è stata una lezione di vita per il futuro grazie al formatore Turci Mario.

Ovviamente la situazione del Covid-19 non ha aiutato particolarmente, se il servizio civile è basato sull’aiuto e sul ‘’contatto’’ umano tutto questo distanziamento sociale non ha favorito l’attività.

Prima che si scatenasse il problema della pandemia partecipai alla festa di carnevale organizzata nel palazzetto dello sport per tutti i bambini delle scuole d’infanzia e nidi comunali di Riccione. Aiutai nelle attività di gioco e giocai proprio con loro relazionandomi e immedesimandomi nel loro mondo ‘’colorato‘’.

Purtroppo poco dopo la festa di carnevale il mio servizio civile è stato inizialmente interrotto e poi sospeso fino il 24 giugno.

Nell’estate le cose si sono un poco sistemate e ho avuto l’occasione di partecipare alla venticinquesima edizione del TTV festival, bellissima esperienza legata alle persone al teatro e alla danza. Nei giorni prima mi sono impegnata nell’allestimento di villa Mussolini conoscendo anche i collaboratori di Riccione teatro e nei giorni del festival ho fatto accoglienza e dato le informazioni relative all’evento.

Una signora sulla sessantina ricordo che disse: ‘’ Vedere la combinazione tra giovani, arte, danza e teatro per mostrare lo splendore di Riccione fa onore al comune stesso’’.

L’attività del servizio civile mi ha dato tanto a livello personale, è come se mi avesse integrata totalmente nella comunità in cui vivo rendendomi consapevole del funzionamento di questo ramo e utile nell’aiuto delle persone che ne hanno bisogno. Mi ha insegnato oltretutto a relazionarmi con una realtà di cui prima ero totalmente allo scuro.

Anche lavorativamente è stata utile questa esperienza poiché il rispetto delle regole come l’orario, le mansioni, le relazioni con i colleghi e con il pubblico erano all’ordine del giorno.

In conclusione, esponendo in breve il mio pensiero, è stata un’esperienza formativa che tutti dovrebbero conoscere e prendere in

considerazione.

Maia Moroncelli

Operatrice volontaria in servizio civile presso il Comune di Riccione