Quando a settembre avevo presentato domanda per fare un anno come volontario di Servizio Civile devo ammettere che lo avevo fatto principalmente per tenermi momentaneamente impegnato in attesa di opportunità di lavoro più favorevoli, quindi quando mi comunicarono che non ero stato selezionato per il progetto al quale ero interessato, cioè un anno di servizio presso la biblioteca di Misano Adriatico, non ci rimasi troppo male.
Ormai non ci pensavo nemmeno più, quando a fine gennaio mi richiamarono dicendomi che si era liberato un posto a Cattolica per il progetto denominato “Giovani in Comunicazione”. Non so nemmeno perché, ma accettai subito, io che di solito rifletto molto sulle decisioni da prendere, senza sapere di cosa si trattasse e che cosa avrei dovuto fare nello specifico…c’era qualcosa che mi faceva pensare che sarebbe stata la scelta giusta.
Così, il giorno dopo, mi sono presentato al Comune di Cattolica, dove avrei prestato servizio per un anno, e ho fatto la conoscenza di Barbara, che si occupa di Politiche Giovanili ed è responsabile e referente per il Servizio Civile all’interno dell’Ente, e di Simone, del settore Servizi Sociali, con cui condivido l’ufficio.
La prima impressione fu positiva, anche se, soprattutto all’inizio, ero preoccupato e temevo di non riuscire a fare tutto ciò che mi veniva richiesto, ma grazie al loro supporto e incoraggiamento ho acquisito nel tempo più consapevolezza delle mie capacità e ho imparato molte cose che mai avrei pensato di riuscire a svolgere con profitto. Aiuto Simone con le pratiche dei Servizi Sociali, come ad esempio informatizzare i vari documenti attinenti a trasporti comunali offerti a persone con disabilità o esenzioni e facilitazioni per chi versa in difficoltà economiche. Per conto di Barbara, invece, mi occupo di registrare pratiche attinenti ai centri estivi e più in generale ai vari contributi scolastici forniti dal Comune.
Più passa il tempo e più mi sento a mio agio nelle svolgere le mie mansioni, mi sento più responsabilizzato e utile grazie alla fiducia che hanno riposto in me; inoltre sto acquisendo competenze per quanto riguarda il settore della pubblica amministrazione che mi torneranno sicuramente utili in vista di un impiego futuro.
Lavorando al suo interno ho potuto constatare quanto sia presente e attivo il sostegno del Comune al cittadino, al contrario delle credenze popolari che spesso lo considerano come un Ente lontano e disinteressato all’utenza, ingolfato dalla burocrazia e simbolo di inefficienza. Al Comune di Cattolica non è così, si lavora duramente, ma col sorriso, almeno per quanto mi riguarda … è impossibile non averlo se sei in ufficio con Simone, non riesco a non ridere alle sue battute e alle sue massime.
Ma non è finita qui. Se la mattina presto servizio presso il Comune, al pomeriggio mi dirigo al Centro Giovani di Cattolica, dove aiuto gli educatori, persone speciali per disponibilità e attenzione verso i ragazzi, dei fratelli maggiori che accompagnano i giovani in un periodo delicato della vita come l’adolescenza, supportandoli nei momenti difficili e stimolandoli continuamente con iniziative finalizzate alla coesione sociale, all’inserimento lavorativo e all’orientamento scolastico.
Michael è il coordinatore del Centro, ha sempre una parola di conforto per tutti e mi ha insegnato ad avere più fiducia in me stesso. Alice mi ha trasmesso nozioni, tecniche e trucchi riguardanti la componente social del Centro, ad esempio come creare contenuti digitali, realizzare foto e video che fanno conoscere le svariate attività che si svolgono o ideare volantini promozionali che informano i ragazzi sulle molteplici opportunità ed iniziative che il Centro offre. Fabio è il compagno ideale a biliardino (siamo praticamente imbattibili!), nonché grande fotografo che ha immortalato momenti indimenticabili che ha vissuto il Centro nei suoi anni di vita. Gaia, oltre ad occuparsi di corsi di formazione per i volontari del Servizio Civile, grazie al suo sportello settimanale, aiuta i ragazzi a compilare il loro curriculum e a districarsi meglio nel mondo del lavoro e della scuola. Luca, che si esibisce con il suo gruppo musicale in occasione delle feste che il Centro promuove periodicamente, ha svolto il Servizio Civile a Cattolica un paio di anni fa, e per questo mi dà sempre consigli utili sulla base della sua esperienza passata.
Tutti insieme siamo un bel gruppo, mi hanno subito messo a mio agio e fatto sentire parte di qualcosa di bello.
E poi ci sono i ragazzi. Contrariamente a ciò che si possa pensare, i giovani che si avvicinano al Centro non sono inseriti in un contesto di disagio o di devianza giovanile. In alcune situazioni non mancano certo delle criticità, ma in fondo sono tutti ragazzi in gamba, con i problemi, le preoccupazioni, le gioie e i dolori di tutti gli adolescenti, che assorbono e superano meglio grazie all’appoggio e al supporto degli educatori, che li mettono sempre al primo posto e li fanno sentire importanti ed ascoltati. Ne è prova il fatto che lo spirito del Centro è fondato sulla cogestione, poiché ogni decisione viene presa insieme a loro, grazie a periodiche assemblee dove possono esprimere le loro impressioni ed opinioni e decidere quali attività svolgere, che sia un’uscita sul territorio, una partita di calcetto, un torneo di ping-pong o come e su cosa destinare le entrate provenienti dal piccolo bar presente nel Centro.
Tra una partita di biliardino e l’altra, anche loro mi hanno subito fatto sentire parte di un gruppo, e non ho potuto non affezionarmi a loro. Oramai li considero dei fratelli minori, cerco di consigliarli al meglio, le loro preoccupazioni sono diventate anche le mie, gioisco con loro dei loro successi.
Hanno insegnato e trasmesso più loro a me che il contrario.
A distanza di pochi mesi devo proprio ammettere che quel giorno di fine gennaio ho fatto la scelta giusta, quando sul momento e senza pensarci due volte scelsi di intraprendere la strada del Servizio Civile.
Non avrei mai pensato di potermi arricchire tanto, sono cresciuto insieme ai ragazzi e ho avuto la fortuna di conoscere persone davvero speciali, che mi hanno reso una persona migliore.
Non so cosa mi riserverà il futuro, ma posso dire che non mi dimenticherò mai di quest’anno prestato come volontario, una delle esperienze più belle della mia vita, che non posso che consigliare.