La prima cosa che ho pensato quando per la prima volta sono entrato in aula è stata: “Ma in cosa mi sono cacciato?”.
Stare tutta la mattina con dei bambini e dei ragazzi, ritornare tra i banchi di scuola, anche se come un’altra figura, e dover comunque essere d’aiuto a professori e maestre pur non avendo alcuna esperienza in merito, mi sembravano ostacoli insormontabili allora.
Anche se all’inizio potrebbe sembrare una cosa difficile da intraprendere, posso garantire che il risultato è appagante in molteplici sfaccettature, non nascondo che il cammino sia pieno di alti e bassi (penso sia normale), ma ci sono alcuni aspetti che ti portano a pensare di essere capitato proprio nel posto giusto.
La realtà che ho incontrato in verità ne contiene due: infatti una parte del mio tempo lo trascorro alla scuola secondaria ed una seconda parte alla scuola primaria, perciò ho una grossa scala di età con cui sono in contatto, le personalità sono altrettante e ognuna di esse per ora mi ha insegnato qualcosa .
Questo perché, essendo una realtà piccola quella di Mondaino, riesco a confrontarmi bene con ogni alunno e docente .
Partendo per questa esperienza ero un ragazzo con poca pazienza e con un carattere un po’ scontroso, diciamo che appena qualcuno mi rispondeva male io tendevo ad attaccare, mi sono sorpreso da solo quando, guardandomi sotto un’altra luce, ho visto il mio cambiamento: sicuramente i due tratti negativi del mio carattere ora non sono più così evidenti e, inoltre, ora so rapportarmi meglio con gli alunni sul piano scolastico.
Il momento più bello per me in realtà è stata la fase da sconosciuto a conoscente, perché è proprio in quel passaggio che, ogni mattina (specialmente i bambini), ti salutano con un grande sorriso, che quando hanno bisogno di aiuto ti cercano, vogliono la tua approvazione e iniziano a confidarti i problemi che possono o hanno incontrato; assicuro che è molto appagante sapere di significare qualcosa, se pur piccola, per loro.
Posso tranquillamente dire che questa esperienza ha cambiato la visione del mio futuro, sia dal punto di vista scolastico che da quello personale, ed è proprio uno di quei percorsi che consiglierei a chiunque ci sappia fare anche solo un minimo con bambini/ragazzi perché ti aiuta innanzitutto a capire quali sono i tuoi limiti e i tuoi difetti, ma ti insegna anche molto: dal capire cose che da alunno non si comprendono e di conseguenza provare a insegnarle a loro, al sapere come reagire e cosa dire in momenti di necessità e al mettersi in gioco per un bene comune più grande.
Ormai sono passati cinque mesi da quando ho cominciato, quando ci ripenso ancora non mi sembra neanche vero; sarà che mi sono proprio buttato e che di cose da fare ne ho tante o che semplicemente come esperienza mi piace molto e, per ora, spero che la fine sia molto lontana.
Sono Marco Dionigi, orgoglioso volontario del Servizio Civile Universale presso l’Istituto Comprensivo di Mondaino.