Lo dico con brutale sincerità: ho fatto la domanda per il Servizio Civile perché, dopo la laurea (nel mio caso in Filologia moderna), non ho trovato altro sbocco immediato afferente, anche vagamente, al mio percorso di studi. Perciò, superato il colloquio, nell’ottobre del 2018, il 15 gennaio 2019 ho iniziato la mia esperienza di volontario presso la Biblioteca Comunale di Santarcangelo di Romagna. Posso affermare che, giunto al giro di boa del percorso, non mi sono pentito della scelta.
Alla biblioteca Baldini ho trovato un ambiente sereno, con un personale molto disponibile: un luogo, insomma, in cui fare esercizio non solo dell’attività di bibliotecario, ma più in generale di dipendente di un Ente strutturato che prevede il rispetto dei ruoli e sinergia nel lavoro. Le prime settimane sono state d’ovvio ambientamento, con le istruzioni basilari del reference, l’uso dei programmi per il prestito e ricerca dei documenti e l’illustrazione dei luoghi e delle modalità con cui la Biblioteca si offre alla comunità. Successivamente ho svolto mansioni riguardanti principi di catalogazione che mi hanno mostrato la delicatezza di certe operazioni di recupero e sistemazione, spesso date per scontato.
C’è da dire poi che la Baldini, perlomeno per la mia esperienza nelle biblioteche comunali, è particolarmente incline a ospitare e organizzare eventi culturali – presentazioni di libri, conferenze e seminari tematici – per cui al normale lavoro si aggiunge un certo dinamismo.
A fianco del lavoro in sé, questi mesi sono stati accompagnati dalla formazione, generale e specifica: la prima per comprendere le radici storiche del Servizio Civile e i vari aspetti di un approccio alla vita lavorativa imperniato sull’etica e sulla dignità individuale, la seconda per conoscere da vicino la competenza biblioteconomica così come si dispiega nella varie realtà romagnole. Le stesse formazioni sono state interessanti – a tratti divertenti – perché favoriscono l’incontro con altri ragazzi che hanno percorsi e ambizioni simili alle mie, da cui prendere interessanti spunti di conoscenza, confronto e opportunità.
In fondo mi sento di suggerire questa esperienza non per motivi professionali o curricolari (che pure possono esserci), ma per motivi – mi si passi il termine un po’ ampolloso – esistenziali: concedersi una parentesi di impegno antiutilitaristico (come il volontariato è per definizione), permette, nel proprio piccolo, di maturare.
Roberto Bigiotti
Progetto: Biblioteche Piazze del Sapere
Ente: Biblioteca Comunale Baldini, Santarcangelo di Romagna