Dopo anni di tirocini e di corsi non sapevo più cosa fare per reinventarmi e riprendere un po’ in mano la mia vita, l’idea di frequentare l’università non mi appartiene, non riuscirei a gestirla e non mi sentirei all’altezza.
Un giorno, mentre riordinavo la mia stanza ritrovai dei ricordi dell’esperienza Erasmus+ che avevo fatto alla fine della quinta superiore, andai in Lituania per tre settimane, in una struttura diurna per ragazzi e adulti con disabilità, un’esperienza incredibile che mi ha davvero segnato e insegnato tanto. Dopo quell’esperienza pensai che mi sarebbe piaciuto lavorare nel sociale.
Così un giorno decisi di iscrivermi al bando per il Servizio Civile. Volevo farlo l’anno prima ma non avevo fatto in tempo. Mi sono iscritta presso l’associazione Millepiedi, che già conoscevo, e ho cercato tra le proposte qualcosa che poteva avvicinarsi alle mie competenze, molti posti però erano molto ambiti, così mi sono iscritta per un progetto con meno persone in coda. Non ero per nulla sicura di quello che stavo facendo perché non avevo ben chiaro quello che avrei dovuto fare, ma avevo bisogno di un cambiamento e di ritrovare un po’ di fiducia e se possibile ripetere un’esperienza simile a quella che avevo già fatto in precedenza per ritrovare un po’ di motivazione.
Senza nessuna aspettativa arriva la chiamata per il colloquio e lì ho scoperto nel concreto a cosa mi ero realmente iscritta e cosa avrei dovuto fare effettivamente. Dovevo svolgere il Servizio Civile presso il Centro per le Famiglie di Rimini, una realtà che non conoscevo. Per chi non ne sapesse nulla, si potrebbe descrivere come un servizio, molto efficiente, che offre assistenza e supporto alle famiglie e alla genitorialità in generale.
I servizi che offre, infatti, sono: corsi preparto, sportello d’ascolto per famiglie, consulenze individuali o di coppia, attività e laboratori per bambini, gruppi di ascolto e di parola organizzati per adolescenti, bambini adottati, figli di genitori separati. Il Centro ha uno spazio gioco per bambini da 0 a 3 anni, allestito come un asilo nido, uno spazio per la pappa, dove è possibile anche allattare comodamente, e uno spazio per cambiare i pannolini.
Fin da subito mi sono sentita accolta, il personale è quasi tutto al femminile e ci troviamo molto bene, tra le colleghe c’è una grande stima e sintonia. Hanno avuto una grande pazienza nel spiegarmi le cose. Piano piano sono arrivate anche le mie piccole responsabilità, con la costante paura di sbagliare.
Spoiler: è capitato!
Però sono sempre stata pronta a rendermi disponibile e a rimediare, e le operatrici me lo hanno sempre fatto notare in modo costruttivo!
Per fortuna le mie pregresse esperienze e le mie competenze sono servite fin da subito poiché come in ogni ambito bisogna saper gestire anche una piccola parte di burocrazia e soprattutto sono state un sacco richieste perché ho lavorato nel settore della grafica e dei social, e ho potuto dare loro consigli per quanto riguarda il materiale per la promozione.
Anche io ho imparato molte cose, anche se la stampante rimarrà sempre un’incognita!
Durante questa esperienza ho avuto diversi problemi personali, e sono davvero cambiate tante cose anche nella mia routine quotidiana. Non sono mai riuscita ad accettare i cambiamenti. Quando ho deciso di fare questo percorso non credevo potessero cambiare così tante cose e soprattutto così velocemente, ero arrivata al punto di mollare. Sono fiera di essermi buttata in questa esperienza nuova che mi terrorizzava, perché senza questa piccola occupazione non so se ce l’avrei fatta a gestire la situazione che stavo vivendo e per questo dovrei ringraziare anche il Centro per avermi supportata in momenti difficili e soprattutto a chi ha creduto in me, spronandomi ad andare avanti.
Grazie al Servizio Civile e alle formazioni ho potuto conoscere nuove persone, con alcune si è instaurato anche un rapporto di amicizia che spero durerà anche dopo questa esperienza. Fare il Servizio Civile per me è stato prendermi un momento di pausa per pensare a cosa fare della mia vita, senza restare ferma. È un impegno per se stessi, per la comunità e per il territorio. Spero che questa esperienza mi possa aiutare a crescere e a migliorarmi sempre di più.
Alessia Esposito
Op. volontaria presso Centro per le Famiglie Rimini – Coop. Soc. Il Millepiedi